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Un uomo percorre il mondo intero in cerca di ciò che gli serve e torna a casa per trovarlo.

George Augustus Moore

4 Settembre 2017 admin news, novità normative, obblighi di legge Leave a comment
Deposito del prezzo dal Notaio: come funziona?

La legge annuale  per il Mercato e la Concorrenza (n.124/2017) prevede un’importante novità per il settore immobiliare: il cosiddetto “deposito prezzo dal notaio” (legge n.124/2017 art. 1, co. 63 e ss.), entrata in vigore dal 29 agosto 2017.

Secondo queste norme che, essendo contenute nell’attuale legge sulla concorrenza, sono immediatamente applicabili, nel caso di richiesta da parte di almeno una delle parti , il saldo del prezzo relativo alla compravendita di un immobile deve restare in deposito presso il notaio rogante  fino al momento della trascrizione dell’atto di vendita, ossia fino a quando non sia eseguita la formalità pubblicitaria con la quale si acquisisce la certezza che l’acquisto si è perfezionato senza subire gravami (ipoteche giudiziali, sequestri, pignoramenti, domande giudiziali, eccetera).

Ma vediamo nel dettaglio come funziona:

Secondo quanto stabilito dalla legge sulla Concorrenza, al momento dell’acquisto immobiliare, il saldo del prezzo nonché le somme destinate alla cancellazione di ipoteche gravanti sull’immobile, o al pagamento di altre spese dovute dal venditore e non ancora pagate (per esempio, le spese condominiali arretrate) devono confluire su un apposito conto del notaio destinato proprio a ricevere detti importi.

In particolare, la normativa stabilisce che:

  • il notaio deve avere un conto corrente dedicato sul quale depositare le somme ricevute dai clienti per il pagamento delle imposte dovute per l’acquisto di  immobili; al notaio è fatto divieto di lucrare sugli interessi che quel conto corrente nel frattempo produce; il notaio, inoltre, non può utilizzare detti importi per fini diversi se non per il versamento delle tasse;
  • sul sopracitato conto corrente devono confluire anche tutte le somme che il notaio sia incaricato di custodire;
  • se il notaio è debitore di qualcuno, i relativi creditori non possono pignorare le somme depositate su tale conto corrente;
  • le somme depositate non entrano a far parte nè della successione del notaio nè dell’eventuale regime patrimoniale di comunione legale dei beni in essere con il  coniuge ;
  • il notaio non può rifiutarsi di  tenere in deposito il saldo del prezzo che l’acquirente deve corrispondere al venditore fino a quando non sia eseguita la trascrizione della vendita immobiliare: solo da questo momento, infatti, il compratore acquisisce la definitiva certezza che l’acquisto si è perfezionato senza problemi e, quindi, che sul bene venduto non vi sono gravami di sorta;
  • le parti possono affidare al notaio il deposito delle somme necessarie a estinguere eventuali passività gravanti sul venditore (es. spese condominiali arretrate oppure estinzione del debito derivante da mutuo contratto dal venditore al momento dell’acquisto).

La richiesta di trattenere in deposito le somme può essere fatta da ciascuna delle parti della compravendita, quindi sia dal venditore sia dall’acquirente.

Normalmente è l’acquirente che ha maggiore interesse a che le somme vengano custodite  dal notaio, infatti, il deposito del prezzo, tutela l’acquirente contro la possibilità che, prima della trascrizione della  compravendita, sia trascritto contro il venditore un altro atto dispositivo dell’immobile, oppure sia trascritta o iscritta un’altra formalità pregiudizievole, come per esempio un’ipoteca o un pignoramento. Ricordiamo infatti che la legge dispone che prevale l’atto trascritto o iscritto per primo (anche se stipulato successivamente), dunque l’acquirente è potenzialmente esposto al rischio che un creditore del venditore iscriva ipoteca sull’immobile prima che il notaio abbia fatto in tempo a trascrivere l’atto di compravendita. Le norme sul deposito del prezzo consentono all’acquirente di tutelarsi contro questa possibilità.

Anche il venditore, comunque, ha la possibilità di chiedere che il prezzo rimanga in deposito al notaio. In questo modo potrà, per esempio, tutelarsi contro la possibilità che il pagamento avvenga con assegni circolari falsificati. Il notaio, infatti, ricevendo in deposito il prezzo con alcuni giorni di anticipo rispetto a quello fissato per la stipula dell’atto di compravendita, incasserà la somma sul conto corrente dedicato, e in tal modo sarà in grado di verificare l’effettiva disponibilità della somma.

Se una delle parti chiede che il saldo del prezzo sia trattenuto in deposito dal notaio, la controparte non può opporsi, essendo questo diritto previsto da una norma di legge.

E’ importante ricordare che il versamento del prezzo (e delle altre eventuali altre spese) al notaio deve avvenire esclusivamente mediante assegno circolare non trasferibile, oppure con bonifico bancario eseguito alcuni giorni prima della stipula dell’atto di compravendita, in modo che il giorno dell’atto la somma risulti già accreditata sul conto corrente bancario dedicato del notaio (in caso contrario l’atto deve essere rinviato in attesa dell’accredito definitivo del bonifico).

La normativa dispone inoltre che, nel caso in cui venga richiesto il deposito del prezzo, le parti devono versare al notaio, antecedentemente o contestualmente alla sottoscrizione dell’atto, l’importo dei tributi, degli onorari e delle altre spese dell’atto, altrimenti l’atto non può essere stipulato. Insieme all’importo del prezzo, quindi, la parte acquirente deve versare al notaio con assegno circolare anche l’importo dei tributi, degli onorari e delle altre spese dell’atto.

Le regole sul deposito del prezzo si applicano, oltre che alla compravendita immobiliare, a tutti gli atti di trasferimento della proprietà o di trasferimento, costituzione o estinzione di altro diritto reale su immobili o aziende.

Una volta effettuata la trascrizione dell’atto, se non rileva formalità pregiudizievoli ulteriori, il notaio procede allo svincolo del prezzo a favore del venditore, mediante bonifico sul conto corrente da lui indicato, oppure con le altre modalità concordate, al netto delle somme che egli deve eventualmente versare a terzi (per esempio l’importo dovuto alla banca per l’estinzione del mutuo garantito da ipoteca gravante sull’immobile oggetto di vendita, oppure l’importo delle spese condominiali arretrate).

E’ comunque opportuno che la questione sia affrontata già nell’ambito della contrattazione preliminare, eventualmente inserendo una specifica clausola nella proposta di acquisto e nel contratto preliminare.
In ogni caso l’acquirente può presentare la richiesta al notaio anche nei giorni immediatamente precedenti la stipula della compravendita, provvedendo a  predisporre i mezzi di pagamento a nome del notaio, anziché del venditore.

Vuoi saperene di più? Contattaci!

 

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5 Luglio 2017 admin news Leave a comment
La scuola ecosostenibile firmata Ikea che accoglierà i bambini delle zone colpite dal terremoto 2016

 Lo scorso 29 maggio è stata inaugurata la nuova scuola “Alfredo Quaranta” e da settembre ospiterà i bambini di una delle aree colpite dal terremoto del  2016. Il complesso sorge nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e comprende una scuola dell’infanzia, una primaria e una secondaria di primo grado, e accoglierà gli oltre 60 studenti del territorio di Crognaleto, in provincia di Teramo.

L’edificio è un perfetto esempio di edilizia sostenibile, e si sviluppa su due volumi, perfettamente integrati nel territorio circostante. Ecco allora la scelta del legno lamellare come materiale da costruzione, prodotto da un’azienda del territorio. Ma c’è spazio anche per grandi vetrate, che ricordano molto lo strutture svedesi: più luce naturale per garantire  il benessere degli studenti. La scuola è dotata anche di un giardino d’inverno e concepita per godere del panorama del Parco Nazionale del Gran Sasso, patrimonio naturalistico unico in Italia.

“Questo progetto rispecchia la volontà del nostro Gruppo di essere vicini alle realtà locali”, racconta l’amministratore delegato di IKEA Italia, Bélen Frau, in occasione della presentazione del report di sostenibilità 2016. “E riveste ancora più importanza se si pensa che è nato dalla volontà dei nostri dipendenti: sono stati loro a chiedere di dedicare le risorse destinate al regalo di Natale per portare un aiuto alle persone colpite dal terremoto”. La scuola, che sorge nella frazione di Nerito, è stata infatti costruita grazie al contributo dei circa 7mila collaboratori di IKEA in Italia, oltre che alla collaborazione di Inter IKEA Systems. “Progetti come questo fanno parte della nostra politica: sono molti infatti i progetti a sostegno di Associazioni no-profit del territorio, per offrire sostegno ai bambini in situazione di emergenza o sofferenza, o a donne vittime di violenza”.

Un edificio a energia quasi zero

La struttura è in classe energetica A4, un edificio ad energia quasi zero, capace di ridurre i costi e i consumi per il riscaldamento invernale e per il raffrescamento estivo. Ma ciò che lo rende unico è il fatto di “essere stata inaugurata in soli 45 giorni dall’inizio dei lavori”, sottolinea Frau. Un piccolo record.

Il Comune di Crognaleto ospitava fino ai giorni del terremoto almeno 1325 abitanti, suddivisi in 21 frazioni. Le strutture che hanno subito più danni sono stati proprio i due plessi di Nerito e Tottea, ormai da demolire. L’edificio che ospiterà gli studenti offre la prestazione sismica della Classe IV, che permette di inquadrare la scuola tra le “Costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche importanti, anche con riferimento alla gestione della protezione civile in caso di calamità”.

L’impegno del Gruppo continuerà nei prossimi mesi con ulteriori due interventi: il primo a supporto della costruzione di 12 unità abitative a Bolognola e il secondo vedrà invece IKEA Italia impegnata nell’arredamento di 14 appartamenti a Civitanova Marche destinati alle famiglie sfollate. Dimostrazione di come le realtà private, spesso impegnate sul territorio, possano aiutare la comunità per rialzarsi dopo eventi drammatici come quelli vissuti da tutto il Centro Italia lo scorso anno.


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5 Luglio 2017 admin Market Trends, Uncategorized Leave a comment
Investire in una casa al mare.

Una casa al mare non è soltanto una casa vacanze ma può esser anche un buon investimento .

Oltre che un buen ritiro per le proprio vacanze, la casa al mare potrebbe tornare a diversificare gli investimenti delle famiglie italiane, come compromesso ideale tra qualità della vacanza e sostenibilità dell’investimento.

La ripresa del mercato immobiliare fa da traino all’acquisto di seconde case. Sia per un investimento personale che un investimento da mettere a reddito, magari in periodi in cui la casa non viene abitata.

L’ultima ricerca di Casa.it sull’andamento del mercato immobiliare in Liguria evidenzia come la regione dovrebbe far registrare un aumento delle compravendite anche nel 2017, pari a circa il 9%, e mantenere un andamento parallelo a quello nazionale, con un incremento delle transazioni più accentuato fino al 2020, quando dovrebbero raggiungere quota 26mila. I volumi dovrebbero tornare lentamente ai livelli pre-crisi, superando anche i valori del 2007.

Che sia in località mondane, dove il rendimento dell’investimento è assicurato dalla destinazione di prestigio, o località meno conosciute, gli affitti stagionali possono rivelarsi un rendimento certo.

L’investimento di una seconda casa al mare infatti non solo trova le sue ragioni nella ripresa del mattone, ma anche nella ripresa del turismo.

Il Bel Paese è meta prediletta delle vacanze di italiani e stranieri. Secondo l’Osservatorio Italiano JFC delle destinazioni balneari, per questa estate si stima un incremento complessivo del 4,7% delle presenze e del 4,8% degli arrivi, per una crescita sul fatturato del comparto balneare di circa il 4,5%.

E la quota di italiani che quest’anno andrà al mare si attesta al 57,2%, contro il 10,5% di chi andrà in montagna, il 3,9% di chi sceglierà una città d’arte e cultura, o l’1% di chi opterà per la campagna e lo 0,8% il lago.

Secondo i dati dell’Osservatorio nazionale del turismo inoltre, il numero dei turisti stranieri l’anno scorso infatti è aumentato del 3,7%, arrivando a toccare 52,6 milioni di turisti che hanno speso 36,3 miliardi di euro. Il 2,3% in più rispetto al 2015, e più dei 22,5 miliardi spesi dagli italiani all’estero nel 2016.

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5 Luglio 2017 admin consigli utili, home staging, Luxury ..., marketing Leave a comment
Più stile alla tua casa? Il trucco c’è!

Ecco un trucco per dare un tocco di stile in più alla vostra casa.

Banale ma per niente scontata,  le tende sono una decorazione in più farà sembrare più lussuosa ogni stanza della casa.

Se cercate il modo per migliorare una stanza della casa o rinfrescare gli ambienti senza spendere una fortuna, puntate sulle tende e non sbaglierete.

Le tende sono un complemento d’arredo in grado di dare un nuovo volto ad una stanza e conferire all’ambiente un tocco di novità ed eleganza in più.

Basta poco. Ecco come.

Per rinnovare un ambiente della casa, con semplicità e stile, il consiglio è quello di usare semplici tende bianche di lino, magari abbinate a un bastone nero.

La tenda può esser singola o doppiata nel caso si volessero creare drappeggi. Questo permette di filtrare meglio la luce, avere più privacy o rendere più formale la stanza.

Il colore e il tessuto della tenda devono esser scelti in base allo stile generale di ogni singola stanza. La stanza può esser valorizzata grazie alle tende con creando l’illusione ottica di soffitti alti.

Per farlo appendete le tende il più in alto possibile e il più vicino possibile al soffitto: il risultato vi sorprenderà!
Due le lunghezze ottimali per le tende: quella che sfiora leggermente il pavimento, qualora non voleste avere strascichi o una lunghezza più ampia fino a 5 cm per creare un piccolo gioco di tessuto sul pavimento.

Se invece volete rendere più ampia la finestra, appendete le tende lasciando circa 10 / 15 cm di spazio ai lati della finestra stessa.

Tocco di eleganza in più, il gancio per la fascia per raggruppare la tenda lateralmente. L’altezza ottimale per sistemare i ganci per fare in modo che l’effetto ottenuto sia elegante, si trova intorno ai 70/80 cm, partendo dal basso della tenda. In questa maniera la parte superiore sarà sufficientemente raggruppata e quella inferiore armoniosa in libertà.

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