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Un uomo percorre il mondo intero in cerca di ciò che gli serve e torna a casa per trovarlo.

George Augustus Moore

29 Dicembre 2016 admin Uncategorized agevolazioni bonus, classe energetica Leave a comment
2017: agevolazioni per l’acquisto di case in classe energetica A e B

La Legge di Bilancio 2017, approvata in via definitiva il 7 dicembre scorso, ha prorogato al 31 dicembre 2019 la detrazione IVA al 50% per l’acquisto, direttamente dalle imprese di costruzione, di abitazioni in classe energetica A e B.

 

“una detrazione dall’IRPEF del 50% dell’importo corrisposto per il pagamento dell’IVA sull’acquisto effettuato entro il 2016 di abitazioni di classe energetica A o B cedute dalle imprese costruttrici. La detrazione è pari al 50 per cento dell’imposta dovuta ed è ripartita in 10 quote annuali.

Conseguentemente, il Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui al comma 369, è ridotto di 18.4 milioni di euro per il 2017 e di 10.5 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2018 al 2026, ed è incrementato di 7,9 milioni per l’anno 2027.”

 

Cerchiamo allora di capire a cosa serve serve questo Bonus e chi ne ha diritto.

L’agevolazione, introdotta dalla Legge di Stabilità del 2016 e prorogata dalla Legge di Bilancio 2017,  consiste in una detrazione IRPEF del 50%, da recuperare in 10 anni. L’incentivo, che vale nei casi di acquisto da impresa costruttrice,  non effettua distinzioni tra acquisto della prima o della seconda casa.

La ratio del bonus è quella di incentivare l’acquisto di immobili ad alte prestazioni energetiche e riequilibrare il trattamento fiscale riservato a chi acquista case di ultima generazione rispetto a chi invece si rivolge al mercato dell’usato.

L’agevolazione mira inoltre a “eliminare la disparità di trattamento fiscale che esiste tra chi compra l’usato dal privato, con registro al 2% o al 9% sul valore catastale dell’abitazione, e chi acquista invece il nuovo o riqualificato dall’impresa, pagando l’Iva al 4% o al 10% sull’intero corrispettivo di vendita” (ANCE).

Per leggere l’emendamento di proroga incentivo accolto con raccomandazione dal Senato.

 

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10 Maggio 2016 admin home staging, marketing home, home staging marketing ..., staging, Leave a comment
Cos’è l’home staging?
L’home staging nasce negli Stati Uniti negli anni 80, ma arriva in Italia verso la metà degli anni 2000.
Si tratta di un’attività che, mediante l’utilizzo di tecniche di recupero, marketing e cretive design, è mirata a trasformare e rilanciare immobili oramai obsoleti e con scarso appeal.
L’ Home Staging è l’arte di valorizzare gli immobili, migliorandone l’immagine al fine di  favorirne la vendita o la locazione nel tempo più breve e al miglior prezzo.

La competitività nel settore immobiliare nonché l’attuale crisi del mercato creano le premesse favorevoli affinché si affermino anche nel settore immobiliare le tecniche di marketing ed, in particolare per il settore residenziale, dell’Home Staging, che si prevede rivoluzioneranno le modalità di commercializzazione e di vendita degli immobili.

Nato inizialmente per gli immobili in vendite, l’home staging è oggi utilizzato anche per gli immobili proposti in affitto  (anche breve) e per altri spazi commerciali, come uffici, ristoranti e negozi.

Recenti statistiche dimostrano che un immobile staged vende nel 77,2% del tempo in meno rispetto alla media italiana.
Il marketing tradizionalmente fornisce le strategie, gli strumenti ed i metodi appropriati con cui approcciare un determinato mercato. L’Home Staging è uno strumento di intervento  del marketing immobiliare, in grado di agire direttamente e principalmente, per restare nell’ambito delle variabili del marketing mix, sulle caratteristiche e sul prezzo del prodotto.

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10 Maggio 2016 admin Market Trends Leave a comment
Istat sul mattone 2015 positivo

A partire dal 2006 il settore immobiliare, come sappiamo, è stato protagonista dei peggiori risultati negli anni della crisi. Ma dopo l’ultimo Osservatorio sul residenziale di Immobiliare.it, adesso arrivano anche i dati  dell’Istat a confermare che il mattone è in ripresa: secondo l’Istituto il 2015 è il secondo anno consecutivo a chiudersi in positivo. Rispetto al 2014, infatti, l’anno si è concluso con un aumento del 5,2% per il numero di trasferimenti di unità immobiliari.

Sono gli immobili usati come abitazioni a fare da traino per  il settore, visto che quelli economici vivono ancora a ritmi in decrescita: per il comparto residenziale l’aumento annuo è arrivato al 5,7%. Confrontando i numeri delle varie città, sono quelle più grandi a segnare la maggior ripresa, con un +5,6% contro il +4,8% dei centri piccoli. Il Nord conferma valori al di sopra della media nazionale: a Est si è arrivati a una crescita dell’8,8%, mentre a Ovest si è segnato un +6,3%. Nelle Isole l’aumento è stato più contenuto, fermandosi al 5,4%. Sud e Centro, seppur in crescita, sono al di sotto dei valori nazionali con aumenti pari rispettivamente al 3,7% e al 3,6%.

Appare ovvio, contribuendo al clima di fiducia, come insieme al trasferimento di immobili siano in crescita anche i mutui e i finanziamenti legati all’acquisto di una casa: sul 2014 l’anno passato ha chiuso con un +23%, con il record al Sud e nelle Isole che chiudono con un +29,9% e +25,7%.

Se si isolano i dati emersi dall’analisi sul solo ultimo trimestre del 2015, il quadro è ancora più positivo, soprattutto nell’ottica del futuro, in quanto si evidenziano ritmi di crescita più elevati. Per le unità abitative il confronto con lo stesso periodo del 2014 ha segnato una crescita del 10%; ancora migliori le prestazioni sul fronte mutui che risultano in aumento del 29,8%, con un picco del 37,1% al Sud.

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